Alitosi: la prevenzione parte da casa

Alitosi: la prevenzione parte da casa
Uno dei disturbi che più di frequente spinge le persone a richiedere una visita dall’igienista dentale è l’alitosi. L’odore sgradevole della cavità orale, oltre ad avere delle ripercussioni sul piano emotivo, psicologico e sociale, può rappresentare il campanello di allarme di altre patologie, non solo dentali e/o parodontali. Ecco perché è importante risalire alla causa che ha provocato il disturbo attraverso una diagnosi differenziale. La cura dell’alitosi si baserà pertanto sia su trattamenti volti al miglioramento dei sintomi, che su trattamenti specifici volti ad agire direttamente sulla causa che l’ha provocata. 

Grazie all’aiuto del dott. Giorgio Verna, igienista dentale e odontoiatra presso la Dental Unit dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, cerchiamo di illustrare le cause principali dell’alitosi, i rimedi e le possibilità di prevenzione. 

Cos’è l’alitosi 

L’alitosi, o semplicemente alito cattivo, ha origine dalla cavità orale ed è un odore sgradevole emesso durante la fonazione e la respirazione.
L’alito, che normalmente è inodore, assume odore sgradevoli solo in particolari condizioni, alcune delle quali patologiche. Ecco perché è fondamentale risalire, attraverso visite mediche ed esami specifici, alla causa che ha scatenato il disturbo. 

Le cause principali dell’alitosi  

Nella gran parte dei casi l’alitosi è causata dalla fermentazione e dalla degradazione di residui alimentari presenti sui denti, intorno alle gengive e sulla lingua, operate da alcune specie batteriche della cavità orale. 
Sulla superficie di un dente cariato o negli spazi interdentali, ad esempio, è molto facile che possano rimanere dei residui alimentari, che se non rimossi in maniera adeguata con lo spazzolino e l’aiuto del filo interdentale, subiscono trasformazioni chimiche con conseguente produzione di cattivo odore. 
In assenza di problemi dentali e/o orali, i residui di cibo vengono rapidamente inglobati nella saliva per essere ingeriti e digeriti e ciò non consente ai batteri di svolgere la loro azione putrefattiva e quindi di provocare l’alitosi. 
Oltre la cattiva igiene orale anche alcune patologie possono provocare il disturbo.
La cattiva igiene orale è sicuramente una delle cause principali dell’alitosi, subito seguita dall’accumulo di microrganismi sulla lingua, secrezioni salivari, malattie parodontali, la formazione di carie e l’eccesso di tartaro. 

Altri fattori che possono causare l’alitosi sono:
  • alcune patologie dell’apparato respiratorio, tra cui riniti e sinusiti  
  • alcune patologie a carico dell’apparato digerente, in particolare quelle dello stomaco e dell’esofago, specialmente se accompagnate da reflusso gastrico 
  • le infiammazioni del cavo orale, in particolare glossiti, stomatiti e tonsilliti 
Un’altra causa molto comune di alitosi sono i calcoli tonsillari, piccoli aggregati di materiale solido che tendono a formarsi nelle cripte tonsillari e che emanano cattivo odore. Queste formazioni sono infatti costituite da residui di cibo, cellule morte della mucosa e batteri. 

L’importanza dell’igiene orale nella prevenzione e nel trattamento dell’alitosi 

La corretta igiene orale gioca un ruolo fondamentale nel trattamento dell’alitosi e dev’essere quanto più personalizzata possibile. Per questo è opportuno che il paziente esegua prima una visita specialistica.
Dopo la visita e dopo aver effettuato alcuni esami specifici il medico procederà prima a formulare la diagnosi e poi a effettuare sul paziente una seduta di igiene orale professionale.
Durante la seduta saranno fornite al paziente anche tutte le informazioni per seguire un programma di igiene orale personalizzato anche a casa. Alle visite seguiranno dei controlli periodici per valutare il successo del trattamento ed eventualmente apportare delle modifiche allo stesso. 

L’utilità del raschietto o del pulisci lingua per trattare il problema

In alcuni casi anche l’uso del raschietto può rivelarsi utile per trattare il problema. Già durante la seconda visita verranno consigliati al paziente tutti i presidi, tra cui raschietti e spazzoli specifici, adatti alla sua igiene orale quotidiana. Stessa cosa vale per dentifrici e collutori. 

I cibi e gli alimenti che è meglio evitare quando si soffre di alitosi

Esistono degli alimenti che possono causare o comunque favorire l’alitosi e tra questi sono compresi l’aglio, la cipolla, i formaggi, le olive, uova, la maionese, il burro, gli insaccati, i cavoli, i broccoli e i carciofi. 
Oltre a fare attenzione agli alimenti è buona norma anche eliminare il fumo. Il tabagismo infatti predispone all’alitosi perché aumenta il rischio di malattie parodontali, contribuisce alla proliferazione batterica e aumenta la secchezza orale. 

Quando diventa opportuno rivolgersi allo specialista

È opportuno che il paziente si rivolga allo specialista non appena inizia ad avvertire sintomi come:
  • cattivo odore;
  • bocca amara;
  • secchezza delle mucose orali;
  • sanguinamento gengivale;
  • La prevenzione dell’alitosi;

Come prevenzione il consiglio è quello di eseguire una seduta di igiene orale professionale ogni 6 mesi, così da intercettare subito eventuali problematiche e intervenire per tempo.

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