Gengivite: scopri come si previene e come si cura

Gengivite: scopri come si previene e come si cura
Le patologie che possono colpire questa struttura sono prevalentemente a carattere infiammatorio. La più comune è la gengivite.
E’ un'infiammazione superficiale e reversibile della gengiva, se non curata progredisce e può evolvere in parodontite, patologia che interessa le gengive e l'osso del dente.

I sintomi principali della gengivite sono gonfiore, arrossamento, sanguinamento, sensibilità al caldo, al freddo e in alcuni casi alitosi (alito cattivo).

Generalmente la causa principale è l'accumulo di batteri nel cavo orale associato ad anomalie che lo possono favorire come la struttura dei denti e le ricostruzioni dentali.

L'infiammazione delle gengive può essere anche favorita o aggravata da traumi, come l'uso di uno spazzolino con setole troppo rigide, usurate o da uno spazzolamento troppo "vigoroso”, da un'alimentazione poco sana e carente di vitamina C, vitamina A e di vitamine del gruppo B, come la B1 e la B2, dal fumo, da alcune terapie farmacologiche (farmaci antiepilettici e immunosoppressori), dalla radioterapia alla testa e al collo. Sull’insorgere della gengivite influiscono anche gli squilibri ormonali, per questo motivo si può soffrire di questa patologia durante la pubertà o in gravidanza.

Come prevenire la gengivite

Per la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia è fondamentale una costante e corretta igiene orale quotidiana: detersione dei denti almeno due-tre volte al giorno (la mattina e dopo i pasti principali) spazzolando per 4 minuti in modo efficace, ma non traumatico, per rimuovere la placca.
  • Spazzolare sempre un’arcata dentale per volta
  • Non dimenticare le zone interne dei denti, più difficili da pulire ma ugualmente importanti.
  • Non dimenticare mai l’uso del filo interdentale o dello scovolino, uno spazzolino appositamente ideato per rimuovere, come il filo, i residui di cibo tra i denti.
  • Lo spazzolino va sempre mosso in direzione dalla gengiva verso il dente, mai in senso orizzontale, deve avere setole morbide e non essere troppo grande, così da poter raggiungere tutte le superfici dei denti. Va cambiato ogni 3 o 4 mesi e quando le setole sono in cattivo stato.
  • Spazzolare inizialmente i denti con la sola acqua, in seguito con il dentifricio. 
  • La pulizia del cavo orale si termina spazzolando anche la parte superiore della lingua con lo spazzolino, o con il nettalingua, che, talvolta, è presente nella parte opposta alle setole.
 
Diagnosi e trattamenti
 
In caso di dolore o sanguinamento delle gengive è necessario sottoporsi a una visita dentistica, che, in ogni caso dovrebbe essere eseguita ogni 6 mesi o almeno una volta l’anno. Il più delle volte, al dentista, è sufficiente l'osservazione del cavo orale per stabilire con certezza la presenza di una gengivite, per valutarne lo stadio e l’eventuale rischio di evoluzione.

Il trattamento della gengivite inizia a casa adottando le misure d’igiene orale sopra indicate dagli specialisti: la pulizia costante dei denti, l’uso di paste dentifricie e collutori più indicati per le proprie problematiche dentali e gengivali saranno consigliati dai dentisti. Può essere di aiuto aumentare l’assunzione di vitamina C, mangiando più frutta e verdura, ed evitare il fumo.

Inoltre, visite presso centri specializzati, come le Dental Unit GVM Care & Research, possono indagare precocemente eventuali patologie, mentre le sedute d’igiene professionale periodiche hanno lo scopo di rimuovere la presenza di tartaro, in particolar modo nelle zone dove è più difficile la detersione quotidiana, mantenendo, così, una buona salute del cavo orale.
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